I canarini possono essere piacevoli compagni al pari degli altri animali domestici.
Soprattutto quando allietano le nostre giornate con il loro canto facendoci sentire un po’ meno soli. Eppure, in questo periodo dell’anno cantano davvero poco e preferiscono trascorrere il tempo sul fondo delle loro gabbie. Non c’è da preoccuparsi, la spiegazione di questo comportamento è naturale ed è legata al loro ciclo vitale, riproduttivo e ormonale.
Innanzitutto è bene sapere che i maschi cantano riuscendo a comporre vere e proprie melodie mentre le femmine si limitano a emettere qualche sporadico cinguettio. Il canto non è mai fine a se stesso, ma ha una funzione molto importante: è il mezzo con il quale i maschi attirano la femmina durante la stagione dell’amore (tra marzo e aprile) e serve a delimitare il territorio tenendo lontano gli altri maschi.
È anche una forma di competizione: i pavoni mostrano le piume, i canguri fanno a pugni e i canarini cantano. Tenete più canarini in casa e assisterete a veri e propri concerti!
Con il solstizio d’estate e l’accorciarsi delle ore di luce i canarini subiscono un incremento di alcuni ormoni tiroidei che provocano la caduta nel sangue della presenza degli ormoni sessuali e la fine della stagione riproduttiva. Così, ad agosto e settembre inizia il periodo della muda o muta, ovvero del cambio del piumaggio.
Il piumaggio dei canarini si divide in piume e penne. Le prime servono a regolare la temperatura e aD evitare l’assorbimento dell’umidità, le altre sono utili per il volo. Le penne sono in percentuale maggiore, sono molto delicate e necessitano di un ricambio annuale. Il ricambio avviene gradualmente durante questi mesi nei quali sono sostituite singolarmente e piano piano in modo che il canarino non ne resti mai privo. Purtroppo la stagione riproduttiva e quella della muta richiedono un grande dispendio di energie e rischiano di debilitare seriamente la salute dell’animale, soprattutto se affetto già da patologie.
Il consiglio che possiamo darvi è quello di favorire la muta tenendo la gabbia in un luogo ventilato, in penombra, ma non troppo freddo o esposto a correnti. La temperatura, infatti, non deve scendere mai sotto i 18°. Per favorire la ripresa del fisico debilitato, curate l’alimentazione aumentando la dose di semi oleosi e integrandoli con vegetali freschi come cavolo, cicoria, broccoli, spinaci, ricchi di vitamine B e D. Aggiungete l’uovo nel pastoncino e un po’ di bicarbonato di sodio all’acqua. Un canarino che non muta le penne è un canarino che non sta bene. Se vi sembra molto giù, rivolgetevi a un veterinario. Per il resto non dovete fare altro che assecondare la natura “perché ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo” (A. Baricco).
|