pagina 7 - veterinaria
Gli escrementi dei cani in strada sono veicolo 
di una grave malattia. Denunciate chi non 
li raccoglie
di Katia Li Citra - Ordine dei Veterinari di Palermo -

Siamo in tanti a vedere i pa-droni dei cani aggirarsi intorno alla nostra casa per la classica passeggiata al termine della quale vengono lasciati per strada gli escrementi dell’amico a 4 zampe. Sono in tanti a farlo senza vergogna perché “Cosa importa? Con tutta l’immondizia che c’è!”. La cacca di cane ormai fa parte del consueto paesaggio cittadino. L’escremento di cane deturpa il paesaggio e rivela tante cose di chi lo abita. Non è una questione estetica, è soprattutto un problema sanitario. L’escremento è pericoloso.
È il veicolo di una malattia che si chiama toxocariasi. Le feci di cani ed i gatti infestati dagli ascaridi, vermi cilindrici simili a stuzzicadenti incurvati, sono piene uova di questi nematodi, che una volta ingeriti dall’uomo non potendo annidarsi nel suo intestino ne bucano le pareti espandendosi in tutto l’organismo. Si localizzano in tutti gli organi e i tessuti, ma preferiscono i polmoni e i bronchi, il cuore e gli occhi. Possono stabilirsi anche nel cervello, causando epilessia e disturbi del comportamento. I sintomi più evidenti sono la tosse, la febbre, erezioni cutanee e perfino la polmonite. Giungere a una diagnosi non è facile, quindi si rischia di vivere infettati per mesi o nei casi fulminanti (per fortuna rari) di morire. Vi chiederete: “Chi è quel pazzo che ingerisce feci di cane?” Nessuno. Ma provate a usare l’immaginazione. Durante una passeggiata per le strade della nostra città pestate inavvertitamente gli escrementi di cane anche in piccolissime quantità. Poi salite in macchina o tornate a casa e vi cade un oggetto sul tappetino dell’auto, sul tappeto davanti il divano o a terra. Raccogliete l’oggetto con le mani e queste diventano veicolo per le larve. Se avete il vizio di mangiarvi le unghie potete facilmente immaginare cosa può succedere. In altri casi, invece, infetterete altri oggetti finché le uova in qualche modo non arriveranno nel vostro cibo o nella vostra bocca. Oppure pensate al vostro bambino che sgambetta tranquillamente per casa e che mette in bocca tutto quello che gli capita. Le larve non sono visibili a occhio nudo, sono una minaccia invisibile per la nostra salute. Per la cura dei cani è indicato il trattamento vermifugo. Per l’uomo, invece, è importante arrivare quanto prima alla diagnosi per curarlo con i derivati dei benzimidazolici. Il consiglio è scontato. Non ci resta che portarci sempre un sacchettino e un guanto in lattice per raccogliere le feci del cagnolino. Trovate il coraggio di rimproverare il vicino magari spiegandogli il rischio che sta correndo. Se poi avete vicini ed estranei recidivi fate una segnalazione anche anonima al numero 0917033576 del Dipartimento veterinario indicando la via e gli orari delle passeggiate. Un’ultima cosa, non meno importante, che riguarda le vostre tasche. Se a un controllo dell’Autorità competente siete trovati sprovvisti di sacchettino, sarete sanzionati con una multa che è come minimo 56 euro se non avete la palettina ed altri 116 euro minimo, se non raccogliete le feci come previsto dalla Legge Regionale n. 15 del 2000. Cominciamo a raccogliere quanto non è di proprietà della collettività e invitiamo i turisti a fotografare i nostri bellissimi monumenti o a stupirsi per la nostra civiltà.
Ricordiamoci che il nostro cane ha il diritto di fare i bisogni e noi il dovere di raccoglierli.

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