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In estate aumenta l’incidenza delle patologie urogenitali a causa della disidratazione conseguente al caldo
di Francesco Sanfilippo -

L’estate, si sa, può portare ad un innalzamento della soglia di guardia per chi soffre di determinate patologie particolarmente a rischio (malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, ecc...). Non molti sanno, però, che la bella stagione può portare a serie conseguenze a carico dell’apparato urogenitale, soprattutto per i più giovani e i più anziani. Ne parliamo con il Dott. Gaetano Grosso, responsabile dell'unità di Urologia della Casa di cura polispecialistica “Dott. Pederzoli” di Peschiera del Garda. E’ stato anche pioniere tra i massimi esponenti della chirurgia laparoscopica e miniinvasiva urologica.

Quali sono i principali problemi a carico dell’apparato urogenitale con l’arrivo dell’estate nei giovani e negli anziani, in particolare quelli affetti da diabete?
“L’arrivo dell’estate coincide puntualmente con l’aumento d’incidenza di patologie urogenitali con principale riferimento alla calcolosi e alle infezioni. La disidratazione conseguente alle elevate temperature e l’umidità, che impedisce un’ottimale dispersione del calore, alterano il fisiologico rapporto tra i fattori urinari che l’inibiscono e quelli che promuovono la calcolosi urinaria, in favore di questi ultimi. Un semplice esame delle urine può fornire indicazioni utili per la prevenzione dell’insorgenza o dell’evoluzione della calcolosi urinaria, impostando una terapia con diversi sali di citrato, consigliabile per l’intera stagione. L’idratazione dev’essere adeguata alla perdita dei liquidi, più percepibile nei giovani o negli sportivi, pericolosamente meno nei soggetti anziani. A questi ultimi va sempre raccomandato, oltre che un apporto idrico maggiore del bisogno percepito, un abbigliamento che favorisca la ventilazione e la respirazione, come camiciola e sandali”. 

Quali sono i pericoli maggiori cui va incontro quest’apparato nei giovani e negli anziani?
“La sfera delle infezioni urinarie è chiamata in causa maggiormente in questa stagione per molteplici ragioni, quali le urine più concentrate e l’immunodepressione indotta da un eccesso d’esposizione al sole. Un altro pericolo è costituito dai microrganismi (batteri, protozoi, parassiti) contratti dai bagnanti in acque stagnanti o nella sabbia delle spiagge lacustri e marine”. 

Quali sono i rimedi per evitare l’aggravamento di eventuali problemi nei soggetti sensibili? 
“È utile lavar via la sabbia dalle regioni inguinali e non mantenere biancheria o costumi da bagno umidi, specie nei pazienti diabetici, maggiormente esposti ad infezioni micotiche. La biancheria di cotone non costrittiva è da preferire a quella sintetica, che nei ciclisti od in chi pratica jogging è responsabile delle frequenti dermatiti da contatto. La stessa promiscuità sessuale dei siti vacanzieri frequentati dai più giovani determina un’incidenza d’infezioni sessualmente trasmesse, contro le quali è sempre consigliato l’impiego del condom. Le moderne antibioticoterapie in monosomministrazione sono efficaci nel trattamento delle infezioni urinarie, molto più frequenti nel sesso femminile, ma non vanno mai dimenticate le possibili interazioni con gli anticoncezionali orali”. 

Qual è l’alimentazione idonea per chi è affetto da problemi urogenitali e quali sono i cibi da evitare? 
“L’apparato genitourinario è in senso lato protetto da ciò che la dieta vegetariana mediterranea fortunatamente ci offre, come pomodori e frutta in primis, e dagli agenti antiossidanti contenuti nella zucca, nel tè verde, nella soia, nel melograno. Una dieta tipicamente occidentale invece, ricca di grassi poliinsaturi e di alcolici, predispone a patologie benigne e maligne dell’apparato genitourinario”.

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