pagina 4 - podo-posturologia
Infradito, mon amour… I danni ai nostri piedi dalle più usate calzature estive
di Giusy Egiziana Munda -

Belle, coloratissime, le più usate in estate: sono le scarpe ad infradito. Apparente-mente comode, sono micidiali per la salute dei nostri piedi. Lo conferma il podoposturologo Giuseppe Alagna: “Con l’arrivo dell’estate occorre fare attenzione al cambio delle calzature perché il repentino passaggio dalle confortevoli scarpe invernali alle infradito può provocare traumi a carico dei piedi. Sono molti i pazienti che in questo periodo presentano metatarsalgie (infiammazioni dei metatarsi) o fasciti plantari (infiammazioni delle strutture della pianta dei piedi per effetto dell’iperstiramento prodotto dall’uso prolungato di calzature estremamente basse), lamentando un acuto dolore o bruciore all’avanpiede o sotto i talloni”. 
Disturbi che l’uso delle infradito favoriscono perché danno ai piedi un sostegno relativo alla sola fascetta presente tra il primo e il secondo dito, non sono quasi mai ammortizzate (in genere il materiale della suola ha lo stesso spessore in tutta la scarpa), è assente il sostegno dell’arco plantare e manca la cinghia a sostegno del tallone, favorendo il rischio di distorsioni. “La suola – spiega il Dott. Alagna - deve accompagnare adeguatamente il piede, dev’essere spessa quanto quella di una scarpa usata in inverno”. Le superleggere estive, se calzate per fare lunghe passeggiate, possono provocare ai piedi dei traumi superiori. Le infradito, quindi, così come le scarpe con tacco alto dieci centimetri, possono andare bene per una serata al cinema o in pizzeria, ma non per camminare a lungo. Analoga precauzione va osservata riguardo agli zoccoli di legno, “il cui uso è da limitare al minimo indispensabile: non sono ammortizzati e il loro vero problema è la durezza della suola. Li sconsiglio assolutamente perché creano traumi ai piedi ad ogni passo”, ammonisce lo specialista. 
Ma, allora, per tenere freschi i piedi senza rinunciare alla loro salute, quali sono le calzature più idonee in estate? “Bisogna valutare le attività che c’impegnano durante la giornata: se non si deve camminare molto o non si deve stare in piedi troppe ore, possono andar bene anche le infradito o una scarpa con tacco alto anche sei centimetri - precisa l’esperto -. Ma per una giornata attiva occorre scegliere scarpe che abbiano una suola spessa e un leggero rialzo all’altezza del calcagno (il tacco giusto non dovrebbe superare i 3 centimetri) per garantire un effetto ammortizzato alla zona calcaneare e a quella metatarsale. Le calzature da preferire sono i sandali”. Ne esistono di diverso tipo e materiale, sono ideali per affrontare lunghe camminate, per fare escursioni, per essere calzati tutto il giorno senza arrecare sofferenza ai piedi. “I migliori per il comfort dei nostri piedi sono quelli che hanno due fascette a livello del dorso del piede, una a sostegno del tallone e un sostegno della volta plantare, la suola realizzata con materiale che ammortizza il passo e lascia traspirare la pianta del piede”, precisa Alagna. 
E i tacchi alti? Alagna spiega che “creano problemi sia a livello metatarsale che digitale, con conseguenti dolori e possibile formazione di duroni nella zona interessata, per effetto dell’ipercarico causato dallo spostamento del peso del corpo sull’avanpiede. In più, se le scarpe sono chiuse in punta, lo sfregamento delle dita contro la superficie interna può favorire fenomeni di ipercheratosi e la formazione, nel tempo, di calli o duroni. Assolutamente sconsigliato è, inoltre, l’uso di tacchi alti a chi ha un piede cavo che, a causa del suo arco plantare alto, è più esposto a sviluppare delle metatarsalgie”. 
L’altezza corretta del tacco per la salute dei nostri piedi non deve superare i 4 centimetri. I nostri piedi si abituano giorno dopo giorno alla calzatura che utilizziamo, per cui se noi sin da piccoli utilizzassimo una scarpa con tacco alto 3 cm, ci troveremmo male passando ad una con tacco più alto o ad una molto più bassa. “E’ il passaggio che crea il trauma, il nostro corpo si adatta a ciò che gli diamo, per cui non possiamo pretendere che esso possa abituarsi rapidamente a scarpe di varia altezza”, ricorda Alagna. 
Importante è anche la cura e l’igiene del piede. “Per contrastare la sudorazione, consiglio l’uso di detergenti e gel specifici: ve ne sono diversi e sono piuttosto efficaci”, afferma, ricordando anche di non trascurare l’idratazione. “Per combattere quelle antiestetiche screpolature dei talloni, causate dallo sfregamento da ipercarico, o dall’esposizione all’aria possono efficacemente essere utilizzate creme a base di urea”. Attenzione, però, a non confondere la pelle screpolata con quella ispessita, rimuovendola, perché si rischia di accentuare il problema secchezza. Sottoporsi al controllo di un podologo può aiutare ad individuare meglio il problema e ad intervenire in modo idoneo. 
Un consiglio per fare bene ai piedi sfruttando le attività del periodo...
“Approfittare di ogni occasione per fare del moto è sicuramente un fatto salutare. Un consiglio è quello di far camminare i bambini scalzi su terreni sconnessi, su selciato, per favorire la propriocezione del piede e per contrastare un’eventuale patologia del piede piatto”.

progetto  e realizzazione edizioni edizioni nell'attesa s.a.s. - © tutti i diritti riservati