www.nellattesa.it
SANITA’
2
FARMACIA FATTA DOTT.SSA CLEMENTINA
APERTA ANCHE IL SABATO
AFFILIATO SANIT CARD
Via dell’Orsa Minore 102, Palermo
tel. 091447268 - posta@farmaciafattapa.it
Autoanalisi - Fitoterapia - Omeopatia - Veterinaria
Ossigeno - Dermocosmesi - Preparazioni Magistrali
Integratori sportivi - Puericultura
SERVIZIO NOTTURNO CONTINUATO
Allarme Superbatteri resistenti
agli antibiotici. Aumentano i decessi
L
a resistenza agli antibio-
tici, o antibiotico-resi-
stenza, è un fenomeno,
per il quale un batterio
risulta resistente all’attività
di un farmaco antimicrobico.
In realtà, un microrganismo
può essere considerato sensi-
bile ad un antibiotico se inda-
gini condotte in vitro indicano
che un paziente infettato da
quel microrganismo ha, pro-
babilmente, la capacità di ri-
spondere favorevolmente al
farmaco, se somministrato in
quantità appropriata. Il ter-
mine resistente, al contrario,
implica che l’infezione, proba-
bilmente, non risponde a tale
terapia. La resistenza può es-
sere naturale come quella dei
micoplasmi se i batteri stessi
non hanno parete cellulare e
resistono agli antibiotici che
hanno la parete come target
specifico. Di questa categoria,
fanno parte anche gli entero-
cocchi, che risiedono nel trat-
to intestinale e che utilizzano
l’acido folico dall’esterno,
risultando quindi resistenti ai
sulfamidici. Oppure, questa
resistenza può essere acquisi-
ta quando l’agente patogeno è
stato esposto all’antibiotico.
Per non perire, il batterio, al-
lora, modifica la sua struttura
molecolare, producendo en-
zimi inattivanti l’antibiotico,
riducendo la sua permeabili-
tà e favorendo la fuoriuscita
dell’antibiotico stesso dalla
cellula grazie ad un sistema di
pompe attive. Le farmaco-re-
sistenze che s’instaurano in
seguito a modificazioni geneti-
che possono essere distinte in
cromosomiche ed extracromo-
somiche. Si parla di resisten-
za cromosomica o endogena,
quando avvengono mutazioni
spontanee indotte da mecca-
nismi biochimici che operano
normalmente nella cellula.
Sono extracromosomiche o
esogene, quando frammenti di
DNA dell’ispettore patogeno,
privi di meccanismi di repli-
cazione autonoma, “saltano”
da un cromosoma all’altro con
una frequenza più elevata,
rendendo immune l’ispetto-
re stesso. L’abuso e l’utilizzo
inappropriato degli antibiotici
hanno contribuito alla com-
parsa di batteri resistenti, la
cui espansione è stata facili-
tata dall’auto-prescrizione di
antibiotici da parte di indi-
vidui che ne assumono senza
la prescrizione di un medico
qualificato, e dall’uso non
terapeutico degli antibiotici
come promotori della crescita
in agricoltura. Gli antibiotici
sono, spesso, prescritti per si-
tuazioni in cui il loro uso non
è giustificato come nei casi in
cui le infezioni possono risol-
versi senza trattamento. L’uso
eccessivo di antibiotici come
la penicillina e l’eritromicina,
che un tempo erano conside-
rate “cure miracolose”, sono
state associate con la resi-
stenza ai farmaci che è emer-
sa dal 1950. È particolarmente
importante, specialmente in
ambito clinico, eseguire l’an-
tibiogramma, che è la valuta-
zione in vitro della sensibilità
batterica ai chemio-antibioti-
ci. L’antibiogramma è un me-
todo che consente di valutare
l’entità dell’efficacia di un
antibiotico su microorganismi
isolati, cioè tolti dal loro am-
biente d’infezione e portati
in terreno di coltura. Finora,
i super-batteri invulnerabili
ai farmaci stroncano la vita di
700 mila persone l’anno nel
mondo. Secondo l’economi-
sta inglese Jim O’Neill, che ha
ricevuto dal premier britanni-
co David Cameron il compito
di redigere un rapporto sul
fenomeno in crescita dell’an-
tibiotico-resistenza “se non
saranno fermati con misure
idonee, uccideranno 10 mi-
lioni di persone in più entro il
2050. Si tratta di un numero di
vittime superiore a quelle che
oggi si contano per colpa del
cancro e i costi saranno pari a
100 trilioni di dollari, 35 volte
superiori al Pil del Regno Unito
(circa 3 tln di dollari l’anno)”.
L’analisi si è basata sugli sce-
nari prospettati dagli scien-
ziati dell’Istituto di ricerca
indipendente Rand Europe e
dai revisori di Kpmg, che indi-
viduano le forme resistenti di
Escherichia coli, della mala-
ria e della tubercolosi come i
principali pericoli. Secondo gli
studiosi “in Europa e negli Sta-
ti Uniti i super-batteri causano
almeno 50 mila decessi all’an-
no, ma se non saranno con-
trollati le morti sono destinate
ad aumentare di oltre 20 volte
entro il 2050”. Di conseguen-
za, la riduzione della popola-
zione e l’impatto in termini di
malattie taglieranno la pro-
duzione economica mondiale
di una quota compresa dal 2
al 3,5%. O’Neill, padre degli
acronimi Bric (Brasile, Russia,
India e Cina) e Mint (Messico,
Indonesia, Nigeria e Turchia),
spiega che le conseguenze sa-
ranno più gravi soprattutto in
questi Paesi: “In Nigeria, en-
tro il 2050 più di una morte
su 4 sarà causata da infezioni
antibiotico-resistenti, mentre
in India si potrebbero perde-
re 2 milioni di vite in più ogni
anno”. Diviene sempre più ur-
gente, quindi, adottare un uso
moderato degli antibiotici,
seppur la nostra tendenza sia
di eliminare l’infezione senza
pensare che gli agenti pato-
geni che l’alimentano, sono
esseri viventi che si difendo-
no quando la loro esistenza è
messa a rischio.
Francesco Sanfilippo