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pagina 5 - MEDICINA | |||
Fibrillazione atriale e il cuore pulsa a seicento battiti |
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di Sergio Fasullo - Dirigente medico cardiologo dell'UTIC - Ecocardiografia del Presidio Ospedaliero "G.F. Ingrassia" - e-mail | ||||
La fibrillazione atriale è un'aritmia cardiaca, cioè un tipo di tachicardia caratterizzato da un numero di battiti compreso tra i trecento e i seicento al minuto. In condizioni normali, a riposo, il ritmo cardiaco (definito "sinusale") è solitamente di sessanta - ottanta pulsazioni al minuto. I tanti impulsi provenienti dagli atrii tentano di seguire il "circuito" elettrico che li porta ai ventricoli (responsabili dell'espulsione del sangue che passerà in circolo). La fibrillazione atriale è la più comune fra le aritmie cardiache, con una prevalenza dello 0.5 per cento nella popolazione adulta. A differenza della fibrillazione ventricolare, la fibrillazione atriale non è considerata letale, ma pericolosa. Le probabilità di insorgenza di ictus nelle persone con fibrillazione atriale è circa cinque volte superiore rispetto alla popolazione normale. Il rischio di esserne affetti aumenta con l'età: la percentuale dei pazienti affetti sale al 5 per cento oltre i sessantacinque anni. La fibrillazione atriale può essere cronica, ovvero continua, persistente, oppure parossistica, con episodi di durata variabile da pochi secondi ad alcune ore o giorni. Infine, il ristagno di sangue nelle camere atriali "paralizzate" dall'aritmia favorisce la formazione di coaguli all'interno del cuore ed il rischio di fenomeni embolici come l'ictus cerebrale. Per questo motivo i pazienti con fibrillazione atriale vengono solitamente trattati con farmaci anticoagulanti. Il mantenimento del ritmo sinusale è, però, molto spesso difficile. I farmaci antiaritmici deputati a tale scopo sono frequentemente inefficaci e sono spesso causa di effetti collaterali. Recenti sviluppi hanno consentito di trattare con discreto successo la fibrillazione atriale mediante ablazione con radiofrequenza. Pertanto, i moderni sviluppi nel suo trattamento chirurgico e transvenoso sono attualmente motivo di grande interesse per il mondo scientifico. Molti pazienti attualmente non sono a conoscenza della reale importanza del problema, e, soprattutto, delle moderne possibilità terapeutiche. |
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