anno 4
n. 14
13 aprile 2009
sommario


PRIMA 
- EDITORIALE
Ridare il sorriso ai bambini malati (di Michele Guccione)

pag. 2: MEDICINA
-
Osteoporosi: un nemico che colpisce silenziosamente (di Sergio Salomone)

pag. 3: MEDICINA
- La menopausa non provoca osteoporosi (di Enza Bruno) 
- Declinare in rosa i tempi e i modi della terapia (di Viviana Cinque ) 

pag. 4:  MEDICINA
- PUNTI DI VISTA
Dobbiamo vincere cambiando stile di vita (di Diego Fabra) 
- La prevenzione orale aiuta a combattere l’osteoporosi (di Rita Coniglio) 
- Annunci immobiliari

pag. 5:  MEDICINA
- Educazione e informazione per aiutare 
il bambino diabetico
(di Alessandra Gualdani)
- Diabete e gravidanza: connubio 
da non sottovalutare
(di Salvatore Morello)
- Parodontite, la tempestività è sempre la strada migliore (di Rita Coniglio) 

pag. 6: SALUTE E BENESSERE
-
La Pasqua nei Comuni del Palermitano (di Pierpaolo Maddalena) 
- Consigliati

pag. 7: SALUTE E BENESSERE
-
La bellezza parla siciliano (di Viviana Cinque) 
-
Il piriforme (di Marco Mazzola) 
- MANGIARBENE
I piselli, buoni e diuretici (a cura dello Studio Nutrizione e Dietetica) 

pag. 8: CERCHI UNA FARMACIA?
- Farmacie di turno

pagina 3  - MEDICINA
Declinare in rosa i tempi
e i modi della terapia
di Viviana Cinque - e-mail

Una medicina di genere al femminile che guardi al pianeta donna nella sua interezza, dall'adolescenza all'età matura, che risponda a problemi fisici e psicologici e che declini in "rosa" tempi e modi della terapia. Questo il motore che fa andare avanti con grandi risultati da più di due anni l'ambulatorio di Ginecologia endocrinologica e riproduttiva del CTO Villa Sofia (tel. 0917808454) diretto dal dottore Domenico Gullo. 

Alla base del successo del servizio GinEndoR- che ha ottenuto tre bollini dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna - un approccio a 360 gradi che analizza e interviene sul problema a vari livelli secondo un approccio multidisciplinare. Partendo da alterazioni di funzionamento delle ovaie, sterilità, menopausa, s'indaga a tutto tondo sulla salute della paziente avvalendosi della consulenza di ematologi, cardiologi, urologi, psicologi, genetisti ed esperti di osteopatie. 

"Le competenze migliori per ottenere risultati migliori - dichiara Gullo - sebbene l'approccio multidisciplinare sia spesso di difficile attuazione, perché uno deve recitare il ruolo di primus inter pares, cioè deve avere una grande capacità di collaborazione, cosa che da noi riesce alquanto bene". 

Una visione olistica, come la definisce Gullo, cioè "globale e predittiva mirata a individuare le malattie prima ancora che compaiano sulla base di predisposizioni genetiche e di patologie pregresse. Di un problema in età giovanile si possono individuare e prevenire i possibili sviluppi". 

Partendo da un'analisi epidemiologica sulla popolazione femminile, si è riscontrato che le donne sono più longeve degli uomini, ma allo stesso tempo si ammalano di più con una conseguente riduzione della qualità della vita. Si tratta di un paradosso salutistico, healthy paradoss, che il dottor Gullo spiega essere dovuto ad una maggiore capacità di accomodamento delle donne, "capacità che la fa vivere di più nonostante gli ostacoli che incontrano, come ad esempio l'osteoporosi che si rivela una malattia di appannaggio prettamente femminile e della razza bianca, l'Alzheimer, la depressione, le malattie autoimmunitarie come l'artrite reumatoide. Fino a quando le donne non entrano in menopausa l'incidenza di malattie cardiovascolari, ad esempio, è prevalente negli uomini, ma in seguito alla cessazione dell'attività ovarica i dati si ribaltano". 

Il grande vantaggio del ginecologo e, quindi, dei dati che riesce a raccogliere, è la possibilità di uno studio longitudinale sulla vita di una donna "dall'età postpuberale su cui si può lavorare molto perché tutti i sintomi delle alterazioni mestruali possono nascondere patologie metaboliche, al momento dell'esigenza procreativa, al parto per finire con la menopausa". Un successo quello dell'ambulatorio, che ad oggi ha registrato più di cinquemila accessi, che rende fiero il direttore sanitario Salvatore Requirez: "Un servizio sanitario che apre finalmente una finestra su un mondo di patologia sommerso perché, oltre al disagio di tipo fisico che a volte limita la donna nella espressione del suo stato di sofferenza, c'è ne uno psicologico. Avere aperto una struttura che si occupi essenzialmente di problemi al femminile, sfondando il muro di indeterminazione che spesso alcune discipline si contendevano, credo sia per noi motivo di vanto. Grazie all'attività di ricerca del dottore Gullo oggi possiamo confrontarci sia con le realtà del Nord Italia sia con le esperienze internazionali più accreditate". 

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