anno 4
n. 45
7 dicembre 2009
sommario



PRIMA
- EDITORIALE
Natale di crisi, Natale di cuore (di Michele Guccione)

pag. 2: SOLIDARIETA’
-
Una “casa” per restituire il sorriso ai piccoli emarginati (di Franca Barra)

pag. 3: MEDICINA
-
Le orecchie a sventola si possono correggere con l’otoscopia (di Roberto La Monaca)

pag. 4:  MEDICINA
-
La prostatite, patologia urogenitale con diversi quadri clinici  (di Giuseppe Lauria)

pag. 5: MEDICINA
- Prostatite: diagnosi, complicanze, ripercussioni e terapie  (di Giuseppe Lauria)

pag. 6: AMBIENTE
-
Trent'anni di Area marina protetta ad Ustica(di Aldo Messina)
- Consigliati

pag. 7: RUBRICHE
-
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- Annunci immobiliari

pagina 2 - SOLIDARIETA’
Una “casa” per restituire il sorriso 
ai piccoli emarginati
di Franca Barra - e-mail

Un campo scuola può diventare progetto di vita. Ne è la testimonianza vivente un drappello di ex giovani dell'Azione Cattolica di Palermo per i quali la vita, dopo l'estate 1998, non è stata più la stessa. Quel periodo di convivenza per scoprire la propria vocazione sul tema "Apriti Cuore" è diventato l'inizio della loro scommessa: uno stile di vita aperto alla condivisione. Nasce da quell'esperienza l'associazione Apriti Cuore Onlus, con lo scopo di creare una realtà innovativa nel panorama dell'impegno sociale a Palermo, offrendo la possibilità di vari servizi (case famiglia, centri sociali per minori, corsi di formazione professionale in materia sociale). Quei giovani hanno preso in mano la loro vita e l'hanno spesa per i "piccoli" e gli ultimi, creando un'impresa sociale che dopo dieci anni conta 60 operatori, 40 volontari, 39 soci.

La storia di questa sfida combattuta e vinta è raccontata nel libro "Il cuore in testa", di Alessandra Turrisi, Giuseppe Mattina e Lucia Lauro, edito da Navarra (p.127, 10 euro), per la collana AlleGati della rivista SottoTraccia. Il volume contiene anche un reportage fotografico di Salvatore Pipia. E' un viaggio attraverso i vissuti di operatori, volontari, minori, che in questi anni hanno condiviso tempo e passione, successi e delusioni.

Il primo frutto di questo rinnovato impegno è Casa Federica, una comunità alloggio per minori dai dieci ai quattordici anni, inaugurata il 14 ottobre 1999 e dedicata a un giovane "angelo", Federica, morta di leucemia a otto anni che nel suo diario aveva scritto: "Il mio desiderio più grande è che tutti i bambini del mondo abbiano una famiglia". Ed è proprio una famiglia quello che trovano i bambini che giungono a Casa Federica e a Casa Salvatore, la comunità "gemella" per i piccoli, da 6 a 10 anni. Si tratta di minori abusati, maltrattati, con profondi traumi relazionali alle spalle, traditi dalle persone a loro più vicine e che per prima cosa devono ricominciare a fidarsi degli adulti.

Ma lo spirito di Apriti Cuore si è moltiplicato. Negli anni si è aperto ai disabili con il Centro anch'io, in piazza Origlione, nel cuore dell'Albergheria, un luogo di accoglienza e integrazione dei minori diversamente abili e dei ragazzi provenienti dal quartiere circostante, poi raddoppiato per far posto anche agli adulti disabili. Ma oltre al centro diurno è nata anche una comunità residenziale per i disabili privi di supporto familiare, Casa anch'io "Riccardo Piccione".

E poi Apriti Cuore ha incontrato gli immigrati.
L'attenzione dell'associazione si è concentrata sui minori stranieri non accompagnati, universo spesso invisibile eppure terribilmente a rischio, capace di far perdere le proprie tracce, cadendo facilmente preda di organizzazioni criminali. 
Nasce così il gruppo appartamento "La vela grande", dove ragazzi provenienti da ogni parte del mondo trovano un luogo accogliente in cui vivere e alcune figure adulte che li aiutano a capire la loro strada.

Per mettersi in contatto con l'associazione è possibile telefonare allo 091.6167330 o inviare una mail a info@apriticuore.it

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