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Ortopedia. La denuncia della Siot: “Pochi gli ospedali dotati di ‘Trauma Care’ pediatrico”


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In Italia il 90% degli ospedali con reparti di ortopedia per adulti tratta anche la traumatologia pediatrica. Infatti, sono pochissime le strutture attrezzate in grado di gestire i traumi dei bambini, soprattutto quelli in età prescolare.

Molto spesso si sottovaluta che i traumi sono la principale causa di morte nei minori di 15 anni. Perciò è necessario investire nel settore dell’emergenza e della gestione del trauma in rete specialmente in alcune regioni italiane, dove è carente tale servizio, così da affrontare in modo adeguato casi complicati che necessitano interventi immediati.

L’appello è stato lanciato nel corso del 101° Congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) svoltasi a Torino.

Gli ortopedici rilevano quanto sia indispensabile garantire l’assistenza dei bambini in ambienti idonei e con personale con competenze pediatriche.

“Al fine di ridurre ricoveri inappropriati – sottolinea Carlo Origo, presidente della Società Italiana di Traumatologia e Ortopedia Pediatrica (Sitop) – è necessaria una valutazione congiunta, da parte degli specialisti, e l’adeguatezza dei percorsi assistenziali per i piccoli pazienti secondo linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici condivisi.

Questo significa stabilire delle regole degli invii da un centro all’altro, predisponendo servizi di consulenza nelle sedi periferiche, attraverso l’eventuale mobilità degli specialisti o, più in sincronia con i tempi, via web e minimizzando la mobilità dei piccoli pazienti e delle loro famiglie”.

Gli scopi di un’organizzazione in rete sono molteplici e riguardano la garanzia di un soccorso qualificato urgente direttamente sul luogo e la centralizzazione dei pazienti critici verso le strutture che hanno le migliori capacità di trattamento.

Occorre mirare anche a una diminuzione dei ricoveri in tutti i luoghi in cui è presente un’attività autonoma di Pronto Soccorso pediatrico.

Inoltre, è necessario esercitare una gestione complessiva dei posti liberi regionali attraverso sistemi informatici di consultazione che diano in tempo reale lo stato di occupazione dei posti letto.
Non bisogna dimenticare di favorire una più omogenea e puntuale codifica DRG
e di prevedere una forte integrazione tra tutti i suoi nodi su un territorio più o meno esteso.

Finora, nel territorio italiano sono attive circa 20 strutture ospedaliere o universitarie dotate di unità complesse o dipartimentali di Ortopedia e Traumatologia pediatrica e 11 Ospedali Infantili su tutto il territorio nazionale.

“Non esiste – spiegano Paolo Rossi ed Eugenio Boux, presidenti del 101° Congresso – una reale politica sanitaria sulla medicina specialistica pediatrica ospedaliera.
Sono ben definiti i punti nascita, le pediatrie ospedaliere e la pediatria territoriale.
Ma la strutturazione dell’assistenza specialistica non è altrettanto contemplata”.

Redazione

di Redazione

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