psoas

Il muscolo “grande psoas”, fondamentale per la postura e per l’andatura

Il muscolo Psoas collocato al centro dell’asse centrale del corpo è il principale protagonista nel determinare la posizione del bacino e del tratto lombare. In postura eretta e durante il cammino controlla la lordosi lombare e l’inclinazione pelvica. Spesso condizionato da schemi abituali scorretti, ingaggiato come supporto strutturale, compresso e accorciato sepolto nel corpo, non può sostenere la libera oscillazione degli arti inferiori durante la deambulazione. Tonificandosi e allungandosi ad ogni passo, stabilizza in dinamica la lordosi lombare. Il muscolo grande Psoas unisce direttamente la parte più centrale e profonda dello scheletro assile con quello appendicolare e collega la colonna lombare e la gabbia toracica con l’arto inferiore. E’ un ponte tra la parte superiore del corpo e le gambe. Dalle sue origini vertebrali (prende origine dalle arcate fibrose che uniscono le superfici laterali dei corpi delle prime quattro vertebre lombari e dell’ultima toracica e dai dischi vertebrali) i due muscoli psoas, uno per lato, si dirigono diagonalmente in basso, in fuori, in avanti, e si inseriscono sul piccolo trocantere di ogni femore, saltando la cavità pelvica. Il punto più profondo in cui è collocato lo psoas, è in corrispondenza della dodicesima vertebra toracica, il punto più superficiale è quando supera e attraversa l’articolazione dell’anca. Il grande psoas insieme all’iliaco e al piccolo psoas forma il complesso ileo psoas e condivide con il muscolo iliaco lo stesso tendine d’inserzione. I rami anteriori dei nervi spinali provenienti dal tratto lombare (I-IV vertebra lombare) si uniscono nel tratto inferiore del grande psoas, formando il plesso lombare. Di quest’ultimo, il nervo femorale (crurale) e il nervo oturatore rappresentano i rami principali. Negli ultimi vent’anni il grande psoas è stato ampliamente studiato e approfondito, ma, mentre è chiarissima la sua collocazione anatomica, è ancora controversa la natura esatta della sua funzione. In effetti, a causa delle sue connessioni fasciali con organi e strutture vitali, la funzionalità e l’efficienza del muscolo psoas sono essenziali per il benessere dell’intero organismo. Lo psoas è influenzato e ha influenza sull’articolazione del femore, sulla colonna vertebrale, sull’articolazione sacro-lombare, sull’articolazione lombo-toracica, sui reni, surrenali, sull’aorta addominale, sull’arteria iliaca, sui plessi solare e lombare e sul diaframma. L’azione del muscolo grande psoas come flessore primario dell’anca insieme al m. iliaco è indiscussa. Ma la sua funzione più importante è quella posturale, cioè quella di rispondere in maniera adeguata, efficiente e competente a tutte le sollecitazioni della vita quotidiana come deambulare, salire e scendere le scale, sedersi, infilarsi i pantaloni, accovacciarsi, legarsi le scarpe, correre, saltare ecc.. Una causa comune di disfunzione dell’ileopsoas (colpo di frusta) è la ripresa improvvisa della posizione eretta a seguito di accorciamenti muscolari quali la posizione prolungata seduta su sedia morbida e la posizione in ginocchio in caso di giardinaggio, la posizione accovacciata prolungata e il piegamento prolungato in avanti. Lo stiramento può verificarsi anche per forti contrazioni come il sit-up a gamba tesa con i piedi agganciati, la corsa su un piano inclinato, il football ecc. Per evitare tali fastidi, occorre realizzare un buon programma di attività motoria deve sempre prevedere esercizi di rilascio, allungamento ed elasticizzazione del muscolo psoas. Liz Koch definisce lo psoas “Il muscolo dell’anima l’ambasciatore e il messaggero della nostra integrità fisica e mentale. Lo Psoas ci svela le sue implicazioni più profonde e il suo ruolo nella risposta alla reazione di paura”.
Lidia Mazzola
Chinesiologo UNC

di Lidia Mazzola - Chinesiologo UNC

Un Commento

  1. Roberto Sandon

    Il 25 luglio ho subito un intervento per l’applicazione di una protesi all’anca (gamba destra). A distanza di circa tre mesi e nonostante una intensa attività fisioterapica ho ancora delle contenute difficoltà motorie (in particolare da disteso alzare la gamba estesa).
    L’ultima fisioterapista mi ha detto che tutto dipende dall’ileopsoas che è stato danneggiato dall’intervento (incisione frontale).
    Per tentare un ulteriore recupero ho iniziato in autonomia una attività in piscina (termale…sono di Padova quindi Abano è vicina) che comprende nuoto, gambe stile, gambe dorso, allungamenti in acqua e idromassaggi.
    Avete altri suggerimenti per consentirmi di “sollecitare” ulteriormente il predetto muscolo?

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