lacrime

Anche le lacrime servono, ma una persona su 3 ne ha poche


Notice: Undefined index: tie_hide_meta in D:\inetpub\webs\nellattesait\wp-content\themes\sahifa\framework\parts\meta-post.php on line 3

Bruciore, prurito e abbassamento della vista, per arrivare a dolore dovuto all’infiammazione della cornea, ecco i sintomi dell’occhio secco.

L’occhio secco è un disturbo di cui soffre un italiano su 3 sopra i 50 anni e che alla ripresa del lavoro minaccia di peggiorare. Tra le tante cause ci sono, infatti, anche le lunghe ore passate al computer.

Ma lacrime artificiali di nuova generazione possono aiutare a dare sollievo a quello che viene definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “uno dei disturbi tra i più sottovalutati”.

Le lacrime, invero, proteggono la cornea dall’essiccazione e dalle infezioni, spiega Aldo Caporossi, direttore della Clinica Oculistica Policlinico Gemelli di Roma.

“Diversi fattori possono ridurle: innanzitutto tutte le operazioni chirurgiche, da quelle per la miopia a quelle per il glaucoma o la cataratta; ma anche la riduzione della secrezione lacrimale che si verifica con l’età, in particolare nelle donne, al punto che tra quelle in menopausa il 60% ne soffre”.

Quali i nemici da cui guardarsi? Innanzitutto gli agenti atmosferici che favoriscono l’evaporazione dell’acqua, come caldo eccessivo, sole e vento, ma anche i condizionatori.

Tra i principali colpevoli, l’eccessivo uso di smartphone e pc ma anche alcuni farmaci, come antistaminici, diuretici, antidepressivi e ormoni estrogeni.

Attenzione poi al trucco, che va sempre tolto in modo accurato, e all’utilizzo eccessivo di lenti a contatto. A peggiorare i sintomi possono essere poi alcuni sport come il nuoto perché mettono a contatto con acqua clorurata.

Se è vero che non esiste una terapia per guarire questa patologia cronica, esistono però lacrime artificiali che possono dare sollievo. Ma attenzione, non sono tutte uguali.

“E’ meglio scegliere quelle monodose per evitare i conservanti che potrebbero provocare irritazione”, spiega l’esperto. Molto efficaci sono quelle a base di acido ialuronico.

“In particolare – precisa Caporossi – le lacrime di ‘ultima generazione’ sono a base di acido ialuronico cross-linkato, che ha un effetto di più lunga durata, e sono arricchite di coenzima Q10 e vitamina E, sostanze in grado di contrastare i processi ossidativi”. Si tratta, conclude, “di colliri che non danno assuefazione o effetti collaterali, ma richiedono continuità per evitare ricadute”.

Redazione

di Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *