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Malattia di Crohn e Patologie reumatiche, miglioriamo la qualità di vita dei pazienti

Le malattie reumatiche infiammatorie-autoimmuni e quelle infiammatorie croniche dell’intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) si potranno combattere da ora in poi, seguendo percorsi adeguati sia diagnostici sia assistenziali. Secondo recenti dati dell’Oms, le malattie reumatiche rappresentano la metà delle malattie croniche che colpiscono la popolazione al di sopra dei 65 anni. Si calcola che circa il 10% della popolazione italiana sia affetta da malattie reumatiche e che la loro spesa è stimata 5-6 miliardi Euro/anno. Le malattie infiammatorie croniche intestinali (in inglese “IBD”, inflammatory bowel disease), comprendono la malattia di Crohn e la Rettocolite ulcerosa. Si quantifica che in Italia circa 200.000 persone siano oggi affette da queste patologie e il numero di ammalati è aumentato di circa 20 volte.
Le malattie autoimmuni non sono costituite solo da diabete e celiachia, ma comprendono una vasta gamma d’infezioni e patologie che colpiscono, ciascuna in modo differente, il nostro corpo. Prima queste patologie non potevano essere affrontate tutte in modo adeguato, poiché molte non presentavano (e ancor oggi non sono poche) dei percorsi adeguati sia diagnostici sia assistenziali. Tuttavia, da questo novero è possibile cancellare malattie reumatiche infiammatorie-autoimmuni e quelle infiammatorie croniche dell’intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa). Infatti, sono stati approvati i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) di queste patologie, elaborati dal Coordinamento Nazionale Associazioni Malati Cronici-Cittadinanzattiva insieme ad ANMAR e AMICI onlus. Perciò, da questo mese è nato un accordo ufficiale tra Stato-Regioni e Province Autonome, grazie all’approvazione, avvenuta di recente, della Conferenza Stato Regioni. I PDTA sono stati messi a punto dalle Associazioni, partendo dalla posizione dei cittadini, integrandola con i contributi dei principali professionisti coinvolti nell’assistenza. L’obiettivo che si spera di raggiungere è di assicurare una reale presa in carico del paziente, l’appropriatezza e la tempestività, quindi la qualità dell’assistenza senza prescindere da un uso più razionale delle risorse. Le malattie reumatiche sono delle condizioni morbose croniche che producono disturbi a carico dell’apparato locomotore e, in generale, dei tessuti di sostegno (connettivi) del nostro corpo. Non costituisce un’unica malattia, ma comprende diverse forme patologiche molto varie tra loro, per cui alcune possono colpire non solo le articolazioni, le ossa, i tendini, ma anche altri tessuti ed organi come il cuore, i polmoni, i reni, i muscoli, l’intestino, gli occhi e la pelle. Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino sono patologie di origine sconosciuta, per cui si ipotizza una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni (sostanze) riconosciute come nemiche dal proprio sistema immunitario (per esempio batteri normalmente presenti nell’intestino). Questa “guerra” immunologica può emergere per un’alterata interazione tra fattori genetici propri dell’individuo e quelli ambientali. Il responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC)-Cittadinanzattiva, e coordinatore del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, Tonino Aceti, ha dichiarato:”Ringraziamo Regioni e Ministero della Salute per aver reso i PDTA un accordo di riferimento per la cura delle persone che soffrono di queste due patologie. In particolare, riconosciamo la sensibilità e l’impegno della Commissione Salute delle Regioni, attraverso gli Assessori Luca Coletto e Sergio Venturi che ci hanno sostenuti in questo percorso istituzionale, per il miglioramento, l’appropriatezza, l’uniformità ed l’equità dell’assistenza sul territorio nazionale per queste persone. E’ la dimostrazione che ci sono associazioni di cittadini e pazienti mature che sanno essere protagoniste nelle politiche pubbliche sanitarie. Questa esperienza rappresenta in se un’innovazione perché è la prima esperienza di PDTA Nazionali per patologie croniche, e anche perché promuove una concreta riorganizzazione dei servizi dal “basso”. Abbiamo risposto di fatto con azioni concrete alla realizzazione degli obiettivi di programmazione sanitaria nazionale” . Il Presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR), Renato Giannelli, ha aggiunto: “L’approvazione da parte della Conferenza Stato Regione del PDTA sulle Malattie Reumatiche infiammatorie ed autoimmuni è molto importante in quanto mette a disposizione di tutte le Regioni uno strumento, che adattato alle varie realtà locali, permetterà di strutturare al meglio le reti sanitarie ed i percorsi terapeutici, migliorando ed uniformando le capacità di risposta alle necessità dei malati e conseguendo, se ben applicato, anche un contenimento della spesa sia sanitaria che a carico dei malati”. Il Direttore Generale di AMICI, Salvatore Leone, ha sostenuto: “Si chiude un percorso virtuoso iniziato con le indicazioni fornite dai pazienti e messo in pratica dalle Istituzioni che hanno raccolto l’invito, delle associazioni e dei medici, a sedersi attorno ad un tavolo per migliorare la performance del SSN. La standardizzazione dei percorsi di cura può costituire un’opportunità di risparmio, in quanto tende a far diminuire la mobilità dei pazienti. Nel caso delle MICI, il PDTA sarà anche un valido strumento di governance per provare a ridurre i tempi di attesa per la diagnosi, che spesso determinano un decorso aggressivo della malattia”. Molto lavoro resta da fare, ma ora i pazienti di queste malattie avranno delle strade che potrebbero agevolarli nella loro vita quotidiana e lavorativa, migliorandone la qualità, in attesa che emergano cure risolutive.

Francesco Sanfilippo

di Redazione

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