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Parkinson, esiste un centro multidisciplinare presso lo Cto Villa Sofia Cervello


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Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa cronica, che compromette progressivamente funzioni motorie e non motorie fino ad una invalidità più o meno grave che comporta un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti.
L’età media di insorgenza si aggira tra i 55 e i 60 anni anche se più del 10% dei pazienti è al di sotto dei 45 anni. Si ha, inoltre, una prevalenza che va dai 180 a 200 casi per 100.000 abitanti e l’incidenza aumenta, come dimostrato da recenti studi, con l’aumentare dell’età.
Se nei primi anni dall’insorgenza la malattia sembra rispondere bene alla terapia farmacologica, col progredire della stessa la gestione diventa più complicata e difficile.

Ciò avviene a causa della progressiva e scarsa risposta ai farmaci e per l’insorgenza di sintomi tipici dello stadio avanzato che richiedono l’intervento di molteplici Figure Professionali.
Per i suddetti motivi il principale obiettivo del Centro è stato quello di fornire cure professionali, attenzionando tutti gli aspetti della malattia in modo da realizzare una “presa in carico globale del paziente con approccio assistenziale multidisciplinare e integrato dalla fase iniziale alla fase avanzata”.
L’intervento multidisciplinare si avvale, così, del neurologo che valuta il paziente per una corretta diagnosi e, di conseguenza, un trattamento farmacologico individualizzato.
Il neuropsicologo ne valuta le funzioni cognitive e l’eventuale medesima riabilitazione, oltre ad essere necessario al supporto psico-educazionale per il paziente e la famiglia.
Il logopedista valuta l’eloquio e disturbi della deglutizione con eventuale trattamento.
Il fisioterapista interviene, invece, dopo attenta valutazione del fisiatra, volgendosi al miglioramento delle capacità funzionali nelle attività di vita quotidiana.

Una particolare attenzione è dedicata alla mobilità ed al miglioramento della deambulazione, al disturbo dell’equilibrio, ai disturbi posturali, al miglior controllo del deficit neurologico e al rallentamento/prevenzione delle complicanze tardive.
Oltre a ciò, nel 2014 al centro è stato affidato dall’assessorato alla Salute un progetto nazionale.
Questo incarico mira alla realizzazione della riabilitazione del paziente parkinsoniano anche a domicilio mediante approccio multidimensionale nonché propone il compito di creare un modello di integrazione ospedale-territorio.
Occorre sottolineare come il neurologo assume un ruolo rilevante nel percorso clinico-diagnostico (dalla presa in carico ambulatoriale alle cure domiciliari).
Particolare attenzione è stata data al governo clinico del territorio e del team multidisciplinare nonché alle associazioni di categoria. Ampio spazio, non a caso, è stato dato ad incontri formativi ed informativi rivolti ai pazienti e caregiver.
Per concludere, il prendersi cura di un paziente parkinsoniano significa prendersi carico della malattia, delle problematiche che la stessa comporta, della famiglia e del cambiamento di ruoli che spesso si vengono a determinare in seno alla stessa.
Per i suddetti motivi, l’approccio multi disciplinare che si realizza al centro, oltre alla valutazione neurologica, comprende quella neuropsicologica, quella logopedia, quella fisiatrica individualizzata, la riabilitazione cognitiva, con un gruppo di supporto.

Dssa. Tania Avarello
Resp. Centro Riferimento Regionale M.Parkinson
c/o CTO-Azienda Ospedaliera O.R. VillaSofia Cervello

di Redazione

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