luce blu

Se utilizzi il telefono al buio nel letto, prima di dormire, non farlo mai più.


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Il cellullare, ormai compagno delle nostre giornate e delle nostre notti, ci offre tante possibilità, ma l’uso potrebbe provocare problemi.

L’uso dei cellullari, in particolare degli smatphone, prima di andare a dormire, chattando e postando immagini sui social network, non è una scelta saggia dal punto di vista della nostra salute.

Anche se occorre ammettere che l’utilizzo del telefonino prima di andare a dormire è un procedimento assiduo che, di frequente, ci ritroviamo ad attuare per prendere sonno più rapidamente, tale abitudine non è proprio in linea con la nostra sicurezza sanitaria.

In particolare, possono verificarsi situazioni patologiche che possono nuocere alla nostra salute, tanto che gli esperti avrebbero messo in evidenza i seguenti tre grossi rischi che quest’abitudine moderna comporta. Il primo è l’aumento del rischio di cancro, poiché l’utilizzo ravvicinato del telefono prima di dormire, porta ad avere un sonno fortemente disturbato.

Ciò aumenta la possibilità di sviluppare un tumore, in particolare al seno nelle donne e alla prostata negli uomini. Ciò potrebbe verificarsi, perché la melatonina è un potente antiossidante ed è un’arma naturale del corpo contro il cancro, ma può essere soppressa dalla “luce blu”.

Una seconda conseguenza sarebbe l’aumento di peso, perché il protrarsi del tempo in cui si passa ad osservare il telefono prima di dormire, può dare l’effetto contrario e toglierci il sonno, aumentando così lo stimolo della fame e di conseguenza il nostro peso.

Una terza conseguenza è il danneggiamento degli occhi. L’esposizione alla “luce blu”, prima di dormire, determina un graduale danno alla retina e la degenerazione maculare, ossia la perdita della vista al centro dell’occhio o la capacità di vedere di fronte, determinando la cataratta.

Viste le conseguenze possibili, sarebbe preferibile una sana tisana o una camomilla, ma se proprio non si riesce, resta sempre la cara e vecchia televisione ad accompagnarci nelle braccia di Morfeo.

Redazione

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