batteri

L’E.m.a. dà il via libera a sette nuove classi di farmaci, uno contro i batteri farmaco-resistenti

Per affrontare i ‘batteri difficili’ potrebbe arrivare un nuovo antibiotico. Si tratta di tedizolid fosfato, della classe degli oxazolidinoni, per il trattamento delle infezioni gravi causate da alcuni batteri gram-positivi. Quest’antibiotico avrebbe appena ricevuto il parere favorevole del Comitato per i Farmaci ad uso Umano (Chmp), dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), che ne appoggerebbe l’approvazione. L’ultima parola spettarà alla Commissione Europea che, alla fine dell’iter approvativo, dovrà autorizzare l’immissione in commercio del farmaco nei 28 Paesi dell’Unione. A questi vanno aggiunti gli Stati Membri dell’area economica europea quali l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia. Ora, è in fase di studio per il trattamento delle infezioni batteriche acute di cute e tessuti molli negli adulti, ma è il tedizolid fosfato è già stato accettato negli Stati Uniti con percorso accelerato. Infatti, la Fda, ente regolatorio statunitense, l’ha designato come prodotto qualificato per il trattamento delle malattie infettive. La sicurezza e l’efficacia del farmaco sono state valutate in due studi clinici su 1.315 adulti affetti da infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli. In particolare, il farmaco sarebbe indicato per il trattamento delle infezioni batteriche acute di cute e tessuti molli negli adulti, provocate dai ceppi sensibili di alcuni batteri gram-positivi. Questi batteri sarebbero lo Staphylococcus aureus (compresi i ceppi resistenti alla meticillina – Mrsa – e i ceppi suscettibili alla meticillina-Mssa), diverse specie di Streptococcus e l’Enterococcus faecalis. In realtà, il problema dell’antibiotico-resistenza non è da sottovalutare, poiché, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), rappresenta sempre di più una minaccia per la salute globale.
Secondo l’Oms, i superbug – i batteri multiresistenti – saranno la principale causa di mortalità nel 2050, ma gli attuali antibiotici non sarebbero più efficaci entro pochi anni.
Proprio per questo, continuare ad investire in ricerca in questo settore rivestirà primaria importanza.
Inoltre, la Fda americana ha concesso l’iter di approvazione accelerato a Mk-3415A, che è una molecola innovativa che vanifica le tossine-chiave che sono collegate all’infezione da Clostridium difficile.
Si sta, poi, sviluppando un inibitore della beta lattamasi, MK-7655, in combinazione fissa con l’imipeneme.
Contemporaneamente, sono stati ottenuti risultati molto promettenti per MK-8228 mirato alla prevenzione delle infezioni da Citomegalovirus.
Tuttavia, a gennaio, sarebbero in corso di approvazione altri principi innovativi, riguardanti altre patologie come come l’obesità e l’HIV.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *