Diamoci-una-mano

#diamociunamano, un’iniziativa a favore dei più deboli

In un periodo come quello attuale dove l’appoggio dello Stato si è visto poco rispetto alle necessità, quest’ultimo ha varato un’iniziativa per valorizzare il coinvolgimento attivo di alcune categorie di cittadini. #diamociunamano è il nome scelto per lanciare un’iniziativa, per cui i beneficiari di misure di sostegno al reddito potranno svolgere un’attività volontaria di utilità sociale. L’iniziativa è stata presentata al Ministero del Lavoro dal ministro Giuliano Poletti, dal presidente dell’Anci Piero Fassino e dal portavoce del Forum nazionale del terzo settore Pietro Barbieri. L’iniziativa sarà rivolta alla propria comunità di appartenenza, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di Terzo settore e da comuni o enti locali. Gli oneri della relativa copertura assicurativa saranno attivati dall’Inail, che sosterrà l’iniziativa con un apposito Fondo di 9,8 milioni di euro, di durata biennale, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il decreto ministeriale, firmato dal Ministro Poletti ed inviato agli organi di controllo per la registrazione, regola le modalità di attuazione della misura sperimentale introdotta dall’articolo 12 del decreto-legge 90 del 2014. Il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere chiamati a dare la propria disponibilità per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale. I comuni e le organizzazioni coinvolte sono invitati a fornire ai cittadini ogni utile informazione sulle finalità e sulle caratteristiche di questa nuova misura così assicurare la verifica dei risultati. Potranno partecipare all’iniziativa i cassintegrati, chi usufruisce di integrazioni salariali e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà. Inoltre potranno accedervi chi fa uso d’indennità di mobilità, chi beneficia prestazioni legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, e chi fruisce di altre prestazioni di natura assistenziale. I settori d’intervento sono l’accoglienza e l’inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili, l’accompagnamento e assistenza sociale, assistenza socio-sanitaria, cultura e turismo, educazione ed istruzione. A questi vanno aggiunti l’inclusione sociale e pari opportunità, la promozione della cittadinanza attiva e partecipata, la protezione civile e dell’ambiente, lo sport, lo sviluppo economico e la coesione sociale. Non ultimi, vanno annoverati la tutela dei diritti, il contrasto alle discriminazioni e la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e cultura. Il ministro Poletti ha dichiarato “c’è ampia libertà, nel senso che i Comuni e le associazioni possono agire come meglio credono, mentre al Ministero competerà la realizzazione dell’infrastruttura operativa. Invitiamo, pertanto, le persone a collaborare nella logica di una condivisione di responsabilità”. Secondo il presidente dell’Anci Piero Fassino “il progetto ha un valore morale perché consente a chi usufruisce di un sostegno al reddito di restituire qualcosa alla collettività. Inoltre, sotto un profilo più concreto, può agevolare gli enti locali nell’erogazione e nel miglioramento dei servizi”. Il portavoce del Forum del terzo settore, Barbieri, ha rilevato: “l’idea di #diamociunamano mette al centro il tema delle persone che vivono con difficoltà questo momento di crisi. Bisogna evitare di abbandonare al proprio destino le persone, per questa ragione il progetto è assimilabile a una sorta di servizio civile volontario, per il quale intendiamo mettere a disposizione anche crediti formativi. Credo che i settori più interessati saranno quello socioassistenziale e sanitario”. L’operazione dovrebbe assicurare circa 19 mila soggetti per un anno intero, alleviando le difficoltà economica dei lavoratori. Con tali misure, lo Stato dovrebbe far respirare alcuni soggetti, ma per quanto ampia, molto resta da fare. Tuttavia, è già qualcosa, per cui molto dipenderà dagli enti che parteciperanno e che proporranno azioni in grado di poter durare oltre il periodo del finanziamento.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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