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Immigrati in Italia, emerge un quadro differente

Le immagini di barconi di immigrati riempiono le pagine dei nostri giornali da tempo, ma non sempre evidenziano realtà che sono diverse da quanto si percepisce e che solo un’indagine accurata svela. Ci ha pensato il Dossier Statistico immigrazione di Idos, presentato, di recente, a Roma. Secondo il dossier, nel 2014 gli italiani all’Estero sono aumentati più degli stranieri residenti in Italia, pareggiando i due flussi a 5 milioni. Sempre nel 2014, sono venute nel nostro Paese oltre 170 mila persone, tra richiedenti l’asilo e migranti economici. Non mancano richieste per ricongiungimento familiare o altri motivi attraverso i canali regolari. Le richieste di asilo sono state 64.625 nel 2014 contro le 628 mila nell’Ue e 30.535 nei primi sei mesi del 2015. La crisi economica ha provocato, inoltre, il mancato rinnovo di 155 mila permessi di soggiorno, ma non ha arrestato la tendenza all’insediamento stabile. Non a caso, sei cittadini non comunitari su dieci sono titolari di permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Poi, quasi 130 mila stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, in aumento del 29% rispetto al 2013. Riguardo al problema dell’abitazione, la morosità incolpevole ha motivato sempre nel 2014 il 90% delle richieste di sfratto in Italia, coinvolgendo non poche famiglie immigrate. I costi d’affitto nelle aree metropolitane, a forte presenza immigrazione, sono notevolmente più alti. Perciò, molti capifamiglia stranieri hanno rimandato temporaneamente la moglie e i figli nel paese di origine complice la forte crisi appena superata. Ad oggi, quest’ultima, più le restrizioni sui mutui, impone agli immigrati di preferire l’affitto (62,8%) all’acquisto dell’immobile (19,1%). Il flusso degli immigrati ha sicuramente incrementato le spese per l’accoglienza. Tuttavia, gli introiti per le casse pubbliche, legati all’immigrazione stabile, presentano un bilancio positivo, tra entrate e uscite, di 3,1 miliardi di euro. Secondo quanto quantificato dal Dossier, le entrate fiscali e previdenziali ricollegabili ai lavoratori immigrati sono state nel 2013 pari a 16,6 miliardi di euro, mentre le uscite sostenute nei loro confronti sono state di 13,5 miliardi (saldo positivo di 3,1 miliardi). Nondimeno, nel 2013 il contributo al Pil nazionale garantito dagli occupati stranieri è stato di 123.072 miliardi di euro (l’8,8% del totale). In particolare, essi versano in media 7-8 miliardi di contributi l’anno ma non riuscono tutti a maturare il diritto alla pensione. Perciò, l’Inps ha stimato che abbiano abbandonato nelle casse previdenziali oltre 3 miliardi di euro improduttivi di prestazioni. Adesso, i cittadini non comunitari beneficiari di pensioni previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti sono 35.740 (lo 0,2% di tutti i beneficiari), mentre i titolari di pensioni assistenziali sono 51.361 (l’1,4% del totale). Sempre secondo il Dossier, nel periodo 2004-2013 le denunce penali verso italiani sono aumentate del 28% mentre quelle a carico di stranieri sono diminuite del 6,2%. Al 30 giugno 2015, i detenuti stranieri erano 17.207 nelle 198 carceri italiani, il 32,6% del totale, in calo di 4 punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Ii sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dichiarato: “Il dossier statistico immigrazione 2015, curato dall’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (UNAR) e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, presentato oggi anche a Palermo, dimostra inequivocabilmente che la quotidiana narrazione sull’immigrazione è frutto di bugie e stereotipi preconfezionati che nulla hanno a che fare con la realtà. L’Amministrazione comunale di Palermo ha da tempo fatto del cambiamento radicale delle politiche pubbliche sulle migrazioni un proprio terreno d’azione, convinta come è ed i fenomeni migratori sono una grande risorsa per i popoli e le comunità che accolgono i migranti, così come sono lo strumento di vita e realizzazione per migliaia e migliaia di cittadini del mondo. Con la “Carta di Palermo”, che promuove il diritto alla mobilità umana come diritto fondamentale della persona, stiamo costruendo una fitta rete di rapporti e relazioni internazionali fra città, istituzioni e cittadini che promuovono un nuovo modello di accoglienza che valorizza la progettazione di ponti e l’abbattimento dei muri. Il dossier evidenzia tra l’altro come gli oltre cinque milioni di stranieri presenti nel nostro paese siano divenuti una vera e propria “ricchezza” per l’Italia. Numeri alla mano, infatti, i dati fiscali ricollegabili a lavoratori immigrati mostrano un saldo positivo di 3,1 miliardi di euro”.

Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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