Lupus
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Un “Lupus” autoimmune che sconvolge i nostri organi

Il Lupus Eritematoso Sistemico è una malattia cronica di tipo autoimmune che provoca disturbi in molteplici parti del corpo, come la pelle, le articolazioni, i reni, il sangue ed ogni tipo di tessuto connettivo. Nel Lupus il sistema immunitario smarrisce la sua abilità di differenziare agenti esterni da cellule e tessuti appartenenti all’organismo stesso, perciò lo stesso sistema immunitario aggredisce l’organismo cui appartiene. In Italia, ne sono affette più di 60.000 persone, di cui 2.000 solo in Sicilia, con una prevalenza femminile di 6-8 casi in rapporto ad uno maschile, poiché I soggetti più a rischio sono le donne tra i 13 e i 55 anni di età. I meccanismi precisi che provocano queste alterazioni non sono ancora noti, ma sembra che il processo autoimmune possa svilupparsi in un individuo che presenti già una predisposizione genetica. A scatenarla possono essere fattori di origine esterna e/o interna come un’esposizione al sole, un’infezione di origine virale o batterica, un trauma, un intervento chirurgico, uno shock psicologico o un periodo di vita stressante. Anche i fattori ormonali e le loro variazioni quali la pubertà, la gravidanza e la menopausa avrebbero un ruolo molto importante nella reazione, vista la maggiore incidenza in soggetti di sesso femminile in età fertile. Il Lupus può provocare dolori articolari, febbri, manifestazioni cutanee, perdita di capelli, anemia, aborti spontanei, nefriti, tendiniti, pleuriti, pericarditi, disturbi neurologici o psichiatrici. Un paziente con il L.e.s. è colpito in parti del corpo, secondo un andamento multisistemico, anche se lo sviluppo della malattia è diverso da paziente a paziente. Fino agli anni ’50 il L.e.s. era ritenuto una malattia rara, diagnosticata, a volte, solo dopo anni, rendendo poi difficili le cure. Oggi, con il miglioramento delle conoscenze e delle tecniche diagnostiche, il L.e.s. è facilmente riconosciuto e la sopravvivenza è paragonabile a quella di tutta la popolazione. Tuttavia, la malattia va seguita attentamente nei periodi di remissione, che possono verificarsi, anche se i farmaci oggi disponibili consentono tuttavia di controllarne o bloccarne il decorso. Ad oggi, il L.e.s.  è considerato una malattia cronica e invalidante ed esiste la possibilità di essere riconosciuti come invalidi civili dall’Asp.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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