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Alimentazione corretta e attività fisica sono la vera soluzione per mantenere uno stato di salute ottimale

La prevalenza e l’incidenza dell’obesità continuano ad aumentare a livello mondiale. I dati recenti (IASO, ECO Ginevra) riportano una prevalenza nella popolazione adulta italiana del sovrappeso (BMI 25-29.9 kg/m2) e dell’obesità (BMI ≥ 30 kg/m2) del 34,8 % e del 9,8 % rispettivamente. Il trend è in crescita per la popolazione adulta, e, ciò che è peggio, anche per la popolazione in età infantile e adolescenziale. I fattori determinanti di questa epidemia del mondo industrializzato sono la cattiva alimentazione e la sedentarietà.

La cattiva alimentazione nasce da abitudini alimentari spesso importate dai così detti Paesi industrializzati, come gli USA. Moda degli ultimi decenni, infatti, specialmente tra le giovani generazioni, è il Junk-Food (cibo spazzatura), così viene definito qualsiasi alimento o bevanda che apporti grandi quantità di calorie in assenza di nutrienti di rilievo per lo sviluppo e mantenimento della salute dell’essere umano.Questo tipo di cibo è proposto principalmente dalle catene di fast food importate, appunto, dall’America in tutto l’Occidente, sapientemente pubblicizzate e sorte anche per ovviare al problema di ritmi di lavoro sempre più frenetici.

Le abitudini alimentari scorrette fanno sì che il numero di bambini ed adolescenti in condizioni di obesità cresce nell’Unione europea al ritmo di circa 400 mila all’anno.Questi ultimisono cosìesposti al rischio di sviluppare gravi patologie già in età giovanile come, ad esempio, il diabete tipo 2, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, ecc.

È bene specificare che a causare questi rischi, in particolare il diabete, non sono soltanto i fast food in sé, ma qualunque dieta che ecceda in calorie, grassi e zuccheri. Si ricorda, infatti, che nessun cibo, da solo, fa ingrassare e che non esistono cibi dimagranti, ma tutto è regolato da una sapiente e razionale distribuzione dei nutrienti durante la giornata.La vecchia, e oggi rivalutata, Dieta Mediterranea è la soluzione migliore per mantenere uno stato di salute ottimale il più a lungo possibile (non per nulla è lo stile alimentare di molti centenari!).

Ovviamente, una corretta alimentazione non è sufficiente.Oggi si parla, infatti, di modifica dello “stile di vita”, dove viene considerato anche l’abbandono della sedentarietà a tutto vantaggio di un’attività motoria semplice, blanda, ma continuativa. È l’insieme inscindibile delle due abitudini, alimentazione corretta e attività fisica, che determina una forte e significativa prevenzione per molte delle più note malattie cronico degenerative, compresi i tumori.

Cosa fare, quindi, per invertire una tendenza che sembra inarrestabile?Innanzitutto, occorre lanciare programmi di educazione alimentare e corretti stili di vita già nelle scuole materne, coinvolgendo insegnanti e genitori.La scuola potrebbe avere un ruolo trainante nella modificazionedello stile di vita della popolazione. Poi, è necessario incrementare tutte le iniziative rivolte ai giovani (e non solo) atte a favorire una ripresa delle attività motorie amatoriali.Infine, occorre sviluppare una rete territoriale di centri medici pubblici (medici di medicina Generale, specialisti, nutrizionisti, ecc) che possano individuare, già nelle prime fasi, l’insorgenza del sovrappeso, impedendone il passaggio all’obesità.Le politiche di prevenzione sono l’unica, efficace, arma per migliorare la salute delle future generazioni.

di Redazione

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