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Grani antichi siciliani, il benessere nella tradizione. La salute non è uno scherzo

Alcuni studi epidemiologici internazionali hanno evidenziato negli Usa e in Europa, sia pur con le necessarie differenze regionali, una frequenza media della malattia celiaca nella popolazione generale di circa l’1% ed osservato come negli ultimi 25 anni l’incidenza sia aumentata di 5 volte, soprattutto in età pediatrica. Per trovare risposte, partendo da alcune evidenze scientifiche già emerse a Palermo, è stato stipulato un protocollo d’intesa. Questo protocollo vede la partecipazione del Comune di Termini Imerese, di Legambiente Sicilia, del Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) e dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo. L’obiettivo è di valorizzare gli “antichi grani duri siciliani” ed i metodi produttivi tradizionali, verificandone le ricadute sul benessere dei consumatori.
La diffusione di malattie legate all’intolleranza o ipersensibilità al glutine sta divenendo un problema preoccupante. Le ragioni di questo fenomeno sono diverse e sono legate al tipo di grano immesso in commercio, al tipo di lavorazione, nonché all’importazione di grani da Paesi le cui condizioni igienico-sanitarie non sono una priorità. Nel frattempo, il nostro grano ben trattato e curato è venduto all’estero, mentre alcune varietà assai più salubri stentano ad essere promosse nel mercato. Di recente, Legambiente ha organizzato un incontro, intitolato “Grani Duri Antichi Siciliani, il benessere nella tradizione”, che si è tenuto a Termini Imerese. Questo è stato il primo atto concreto volto al recupero e alla valorizzazione della tradizione cerealicola e della pasta nel nostro territorio. Per conseguire questo scopo, è stato stipulato un accordo siglato nei mesi scorsi da alcuni enti, tra cui il Comune di Termini Imerese, Legambiente Sicilia, il Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) e l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo. Da tempo, del resto, si rende evidente una correlazione tra la farina usata dalla grande distribuzione e dai panificatori nazionali e le intolleranze, che già è all’attenzione sia da parte del Consiglio Nazionale dei Chimici sia da parte dell’Ordine dei Medici. Legambiente, il CNC e l’Ordine dei Medici, hanno, quindi, già da tempo avviato una collaborazione operativa per verificare le proprietà organolettiche e nutritive dei grani antichi siciliani e dei metodi tradizionali di produzione dei prodotti derivati dal grano. Questa collaborazione ha fatto emergere che esistono riscontri a supporto delle sempre più ricorrenti tesi su una diversa e migliore digeribilità di tali prodotti. In realtà, i risultati di tale studio dimostrerebbero che si riducono i sintomi allergenici se il grano e i suoi derivati sono coltivati e lavorati con le antiche tecniche come la macinatura a pietra, l’essiccazione naturale e la lievitazione lunga. Per questo motivo, è stato siglato un protocollo d’intesa tra questi gli enti menzionati più il comune di Termini Imerese, così da valorizzare gli “antichi grani duri siciliani” ed i metodi produttivi tradizionali, e verificarne le ricadute sul benessere dei consumatori. Ciò consentirebbe, in prospettiva, di promuovere la dieta mediterranea quale strumento essenziale per aumentare il benessere della popolazione e quale leva fondamentale per promuovere nuove opportunità di fare impresa giovanile in agricoltura. Inoltre, la ripresa di queste coltivazioni aiuterebbe a contrastare il fenomeno dell’abbandono delle campagne e il conseguente degrado del territorio, oltre a aumentare la biodiversità del territorio. Tali azioni sarebbero, poi, supportata dalla possibilità di acquistare questi prodotti nei luoghi di produzione, favorendo la creazione di gruppi di acquisto diretto dei prodotti della terra. Nell’ambito dell’accordo siglato, Legambiente si impegna ad individuare le realtà già presenti nel tessuto siciliano al fine di creare un sistema per l’incremento del prodotto tipico sia in termini di materia prima sia di prodotto trasformato. Il Comune di Termini Imerese, dal canto suo, vuole rivitalizzare e valorizzare il ruolo che lo stesso Comune ha svolto in passato nel campo della produzione di pasta. Il territorio di Termini Imerese, in questo campo, era il più rilevante in tale settore, e, storicamente, il più antico. Invece, il CNC intende diffondere il valore della Chimica nella difesa delle produzioni tipiche alimentari, evidenziandone gli elementi distintivi. Ciò permetterà ai cittadini di avere gli strumenti per una scelta consapevole, incentivando il ruolo del controllo sugli alimenti come duplice elemento di salubrità e di consapevolezza della tipicità. L’Ordine dei Medici, infine, è interessato a diffondere il concetto di salute quale stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia. In tale contesto, una corretta informazione alla popolazione è elemento essenziale, così come il contrasto alle intolleranze alimentari non ancora classificabili come malattia vera e propria. L’Ordine dei Medici si impegna, così, a realizzare sessioni informative sugli aspetti legati all’intolleranza di prodotti o ingredienti, sugli effetti di tali intolleranze con particolare riferimento anche al settore dermatologico. L’obiettivo è che l’azienda agricola torni ad essere fonte di benessere per l’uomo e per la natura. La riscoperta e la valorizzazione di alimenti mediterranei salutari sono elementi di ripartenza, poiché fino alla fine degli anni ‘70 i pastifici siciliani erano legati a modi di produzione e di essiccamento perfezionati in secoli di attività.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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