tumori donne

Tumori donne le più colpite degli uomini


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Tumori Donne – La prevenzione richiede tempo e investimenti non irrisori, ma i vantaggi non sono pochi.

Infatti i costi sanitari, umani, economici e sociali diminuiscono non poco se i tumori sono individuati prima che si espandano. Del resto, le tecniche e le tecnologie mediche consentono di curare i pazienti con efficacia, come dimostra la vicenda dei tumori alla mammella, fino a pochi anni prima fatali, ma oggi curabili all’80%. Tuttavia, i casi non diminuiscono e i tumori tra le donne aumentano più degli uomini. Vista l’importanza della donna nella stabilità del nucleo familiare e la sua difficile affermazione sociale, questo dato deve far riflettere sulle cause. Non si può, quindi, non tenere conto dell’importanza della prevenzione come dimostrano alcuni esempi recenti che riguardano l’Asp 6 con la manifestazione “Asp in Piazza”.

Nel volume ‘I numeri del cancro in Italia 2016’ presentato, di recente, all’Auditorium del Ministero della Salute, fa emergere una nuova realtà segnata dall’aumento dei casi femminili rispetto a quelli maschili.  Il volume, peraltro, è stato realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM). Tuttavia, emergono anche alcuni aspetti positivi prima difficili a immaginarsi. Oggi, infatti, si sopravvive al cancro in percentuali sempre maggiori e tumori prima mortali come quello al seno, sono, oggi, contrastabili grazie al progresso farmaceutico e diagnostico. Aumentano, invece, i nuovi casi fra le donne, toccando quota 176.200 nel 2016, mentre i big killer colpiscono sempre di meno gli uomini. Non a caso, nel 2015 erano 168.900 le diagnosi di tumore fra le italiane, mentre, ogni anno, diminuiscono del 2,5% i nuovi casi nei maschi. Si assiste a un fenomeno opposto, in quest’ultimo caso, con 189.600 nuove diagnosi e un calo del 2,5% ogni 12 mesi (erano 194.400 nel 2015). In particolare, quest’anno sono stimati 50.000 nuovi casi di tumore del seno (48.000 nel 2015), ragion per cui le donne riacquistano la priorità nell’ambito della prevenzione. Infatti, tali aumenti sono da ricondurre anche all’ampliamento della fascia di screening mammografico in alcune Regioni. Nel 2016 sono stimate complessivamente più di 365.000 nuove diagnosi di cancro: la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (50.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.600). Ma a fronte del dato relativo all’aumento delle nuove diagnosi tra le donne, sottolinea il presidente dell’Aiom Carmine Pinto, ‘’un’arma fondamentale è lo screening dell’HPV (papillomavirus) nell’individuare in fase precoce il carcinoma della cervice uterina, uno dei tumori femminili più diffusi nelle giovani donne (under 50), al quinto posto con 2.300 nuove diagnosi stimate in Italia nel 2016’’. A questo proposito, ‘’il nostro Paese, primo in Europa insieme all’Olanda, ha deciso di innovare il programma di prevenzione dando indicazione alle Regioni di spostarsi verso l’HPV come test primario dello screening cervicale – afferma Stefania Gori, presidente eletto AIOM -. A questo proposito, assume importanza una politica di prevenzione che sia, al contempo, efficace, massiva e strettamente legata al territorio. Se tali condizioni non ci sono e non si possono creare artificialmente, è sempre bene provare.
L’Asp 6 delle Provincia di Palermo ha attivato da anni un programma di prevenzione, mandando i suoi operatori nelle piazze di vari Paesi della stessa provincia per controlli di massa della popolazione. Dopo undici tappe in provincia di Palermo, la terza edizione di “Asp in Piazza”, manifestazione itinerante sulla prevenzione organizzata dell’Asp 6 di Palermo, ha visto erogare 18.028 le prestazioni a bordo dei camper che, in meno di tre mesi, hanno percorso 2.102 chilometri. Sono stati individuati sedici carcinomi cutanei “inviati per l’asportazione” e ventotto nevi sospetti diagnosticati. Ora, che la manifestazione è ripresa e sono state complessivamente 1.008 le prestazioni garantite (tutte gratuitamente e con accesso diretto) dall’Asp di Palermo a Polizzi Generosa, tra cui 58 sof test (per la ricerca del sangue occulto nelle feci nell’ambito dello screening del tumore del colon-retto), 40 pap test (effettuati nei locali della Guardia Medica), 102 visite dermatologiche (screening del melanoma), e 101 mammografie. A queste vanno aggiunte 48 le visite  dermatologiche (screening del melanoma), 400 le prestazioni dello screening del diabete e dei fattori di rischio cardiovascolari e 80 le prestazioni di educazione alimentare effettuate a Geraci Siculo.
Prima ancora, ci aveva pensato Castellana sicula a segnare questa strada. In questo caso, sono state 66 le mammografie, 29 i pap test (effettuati nei vicini locali del consultorio familiare), 58 i sof test distribuiti (per la ricerca del sangue occulto nelle feci nell’ambito dello screening del tumore al colo-retto) e 96 le visite dermatologiche per lo screening del melanoma.
Una politica sanitaria mirata a prevenire i tumori non consente solo risparmi economici, ma anche sollievi affettivi, poiché in questi casi oltre ai pazienti, sono colpiti i parenti e gli amici nel dolore.
Inoltre, praticare uno stile di vita meno sregolato dal punto di vista dei vizi e dell’alimentazione grassa aiuta enormemente la prevenzione dei tumori. In particolare, la fascia adolescenziale, ancora una volta, si dimostra decisiva nella prevenzione di vizi dannosi per la salute, ma è, finora, la più trascurata.
L’auspicio, quindi, è che i cittadini influenzino positivamente le politiche sanitarie, indirizzandole nel campo della prevenzione, che non è la panacea, ma consentirebbe di impedire costi umani ed economici ancora molto elevati.

Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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