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L’Osservatorio sul Volontariato regionale

Uno dei problemi che hanno assunto molta importanza nel mondo del volontariato, è l’assenza di organi di controllo in grado di disciplinare un settore che è divenuto caotico negli ultimi anni anche per la crisi economica in atto. La Conferenza regionale sul Volontariato, propedeutica all’elezione dell’Osservatorio regionale del volontariato non rientravano tra gli enti inutili, avrebbero dovuto coprire questo ruolo. Si tratta di due strumenti di democrazia partecipata e di governo del volontariato, la cui abolizione ha svuotato di contenuti il ruolo stesso dell’Assessorato nell’ambito del volontariato. Così, il Registro regionale generale delle organizzazioni di volontariato ne ha risentito, poiché è passato nelle mani di funzionari che non hanno controllato o verificato i contenuti politico-sociali delle associazioni previsti dalla legge stessa, come la democrazia interna. Nonostante la precisione offerta dalla legge 22/94 che ha ripreso la legge-quadro nazionale 266/91, l’aumento esponenziale delle associazioni avvenuto negli ultimi anni ha creato sovrapposizioni tra enti che avevano medesime finalità e obiettivi. Ciò ha determinato sovrapposizioni tra medesimi enti, rivalità e duplicazioni delle iniziative che hanno disperso in molti casi le già magre risorse a disposizione. Inoltre, l’assenza di un organo di controllo e di verifica quale è potenzialmente l’Osservatorio, ha permesso che molte associazioni seguissero politiche e strategie non sempre corrispondenti allo spirito della legge 266/91. Nonostante il ruolo fondamentale che hanno ricoperto i Centri Servizi per il Volontariato come il Cesvop di Palermo nello sviluppo delle associazioni che si rifanno alla 22/94, permangono molte difficoltà. Pur essendo molte, le associazioni di volontariato si ritrovano con pochi associati e con ancor meno risorse economiche e materiali, per cui la loro azione non riesce a incidere sui problemi della società come potrebbero. Non mancano i quadri dirigenziali di esperienza con capacità notevoli frutto dell’esperienza sul campo, ma è generalmente assente un ricambio generazionale in gradi di portare nuove idee e iniziative. Nonostante i limiti, le associazioni di volontariato svolgono oggi un importantissimo ruolo, poiché si ritrovano a presidiare aree abbandonate dalle Istituzioni, alle prese con una forte riduzione delle risorse. Ciò ha costretto le associazioni a assumere ruoli economico-sociali molto delicati che ne stanno minando la funzionalità e capacità. Per ovviare a questa problematico ambiente, l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, ha deciso di ripristinare i due strumenti di democrazia partecipata. Così, il 10 aprile 2014 si terrà una giornata dedicata al ruolo del volontariato nelle politiche di sviluppo, all’interno della quale sarà convocata la II° conferenza del volontariato. Quest’ultima eleggerà i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato in seno all’osservatorio regionale sul volontariato per la sua costituzione come previsto dall’art. 11 della legge 22/94. Le candidature pervenute entro le ore 12 del 2 aprile 2014 da parte dei rappresentanti delle associazioni iscritte al registro regionale permetteranno, così, alle stesse di eleggere un organo di politica sociale che gli consentirà di rioccupare un ruolo indebitamente sottratto loro in passato.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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