fava

Le Fave

La fava è un legume che non ha un’origine certa, si presume si provenienza asiatica, anche se da antichi manoscritti se ne racconta nella civiltà egizia, greca e romana. Resti di fave sono stati scoperti in tombe egiziane risalenti al 2.400 a.C. Nell’antica Grecia le fave erano impiegate nelle votazioni politiche, poiché la fava bianca stava ad indicare il consenso positivo, mentre le nere quello negativo. È curioso quanto riportano i racconti del famoso matematico della Civiltà Greca, Pitagora, perché sosteneva che le macchie nere presenti nei fiori erano il simbolo della presenza delle anime dei morti, e proibiva ai suoi discepoli di cibarsene. Le Fave appartengono alla famiglia delle Leguminose, nome scientifico Vicia Faba, che sono il frutto di una pianta erbacea. Antiche tradizioni agricole ci riportano la buona abitudine di coltivare la terra con le fave per contribuire a renderla più ricca di azoto. Ancora oggi questa tradizione è mantenuta, alternando la semina di ortaggi o di frutti. Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude, magari accompagnate da formaggi forti (famoso è l’antipasto Pecorino e fave), quelle più mature si prestano ad essere consumate cotte. Alcune ricerche scientifiche ci evidenziano che nelle fave fresche è presente un aminoacido chiamato L-Dopa. Sembra che abbia la proprietà di alzare la concentrazione di Domanina nel cervello che è una sostanza presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson. La presenza abbondante di fibre alimentari favorisce l’attività dell’intestino, contribuendo all’eliminazione di tossine e scorie. La vitamina C, invece, oltre che a proteggere l’organismo dalle malattie permette anche l’assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse. Le fave sono composte per l’80% da acqua, 12% da carboidrati, 5,5% da proteine e la restante percentuale è divisa tra fibre e ceneri. Tra i minerali, si trova il calcio, il fosforo, il sodio, potassio, ferro, magnesio, zinco e selenio. Le fave sono le meno caloriche tra tutti i legumi, ma hanno un alto potere nutritivo, tanto che sono particolarmente indicate per contrastare l’anemia. Purtroppo per alcuni soggetti predisposti, il consumo delle fave può rivelarsi molto pericoloso. Infatti, esistono persone che a causa di una patologia ereditaria, non hanno un enzima indispensabile per neutralizzare gli effetti nocivi di alcune sostanze presenti nelle fave. Questa patologia prende il nome di favismo e, secondo la sua gravità, può causare gravissimi problemi anche solo alla presenza di fave. Generalmente, il favismo si diagnostica già in tenera età, ma questo non esclude che esso possa insorgere anche in età avanzata. L’enzima, la cui carenza provoca il favismo, è denominato G6PD e la sua mancanza provoca lo stress ossidativo dei globuli rossi.

Dott. Girolamo Calsabianca
Segretario Nazionale dell’Anio Onlus

di Dott. Girolamo Calsabianca

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