Spondilite
Spondilite

La spondilite anchilosante, quando la schiena si spezza e non si piega

La spondilite anchilosante o brevemente SPA (dal greco spondylos vertebra, colonna) è una patologia autoimmune che colpisce lo scheletro assiale come le articolazioni sacro-iliache, la colonna lombosacrale, la dorsale, il tratto cervicale. Al contrario, le principali articolazioni come le ginocchia, i polsi, i gomiti e le spalle non sono coinvolte in questo processo. È inserita nel gruppo delle Malattie Reumatiche Infiammatorie Croniche e Autoimmuni, nel gruppo specifico delle spondiloartriti sieronegative. La spondilite anchilosante s’instaura in soggetti geneticamente predisposti, ma sarebbe però scatenata da uno stimolo ambientale. In genere, i macrofagi e altre sostanze del sistema immunitario si infiltrano nelle cartilagini articolari e causano l’infiammazione dell’articolazione. Se non affrontata in tempo, questa infiammazione crea un tessuto “cicatriziale” che s’irrigidisce, formando dei “ponti ossei” tra le articolazioni che sono, così, impossibilitate a muoversi liberamente. La malattia compare in giovane età (15-30 anni) con sintomi spesso confusi con quelli di altre patologie reumatiche o a carattere neurologico. Nella maggior parte dei pazienti, la malattia provoca dolore alla zona sacrale che s’irradia lungo il gluteo, difficoltà nel dormire se non in determinate posizioni “indolori”, dolenze al risveglio e durante il riposo. Inoltre, può essere accompagnata da febbricola e da lieve astenia, seppur le condizioni rimangano buone. Esistono tre forme, quella tardiva, quella giovanile e quella femminile. La prima esordisce nel quarto-sesto decennio di vita con il quadro tipico della Spondilite ed è caratterizzata da un’evoluzione lenta delle manifestazioni radiologiche e da lieve oligoartrite agli arti inferiori che è un processo infiammatorio articolare. La forma femminile, invece, è frequente nella donna, dove la malattia ha un’evoluzione ridotta. In quella giovanile, insorge nella maggior parte dei casi dopo i 10 anni, prediligendo il sesso maschile. La più frequente modalità d’esordio è l’artrite periferica, e colpisce prevalentemente le articolazioni degli arti inferiori. Dopo un certo periodo di tempo dall’esordio, variabile da caso a caso, compare la sacroileite che è un’infiammazione di una o di entrambe le articolazioni sacro-iliache, che collegano la colonna vertebrale inferiore e del bacino, mentre l’artrite periferica tende alla remissione. Le cure si basano sui farmaci antinfiammatori steroidei e non steroidei, oltre ai farmaci biologici che sono utilizzati all’uopo.
Francesco Sanfilippo

di Francesco Sanfilippo

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