malattie pelle

Malattie della pelle simulate


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Le malattie della pelle simulate sono un gruppo di affezioni della pelle (dermopatie) simulate o artefatte conseguenti ad atti consci o inconsci nei soggetti che ne sono colpiti. Perciò, si ha la distinzione in simulatori volontari e patologici. I primi aggravano le lesioni preesistenti o le provocano deliberatamente (simulazione vera) allo scopo di ottenere vantaggi economici o indennizzi come accade negli ambienti lavorativi. Nei secondi, la motivazione psichica non persegue alcun obiettivo utile o economico. Pertanto le dermopatie simulate pongono spesso problemi delicati di ordine medico-legale o psichiatrico con coinvolgimento di più settori specialistici come il medico legale, il dermatologo e lo psichiatra.
Le dermopatie simulate sono distinte con difficoltà da quadri patologici equivalenti e devono ritenersi espressione del turbamento dell’istinto dell’essere umano a salvaguardare l’integrità personale. Per essere più chiari, tale turbamento si realizzerebbe per varie intime pulsioni quali il desiderio di sottrarsi a particolari obblighi come quello del servizio militare o a regimi di restrizione della libertà personale come i carcerati.
A questi si aggiungono la ricerca di vantaggi economici o il tentativo di cambiare occupazione per incompatibilità dell’infermità protestata con l’abituale ambiente di lavoro. Vi sono, infine, la presenza di turbe comportamentali come si rileva tipicamente nella tricotillomania (tirarsi i capelli) o nell’acne escoriata dei neuropatici o nelle lesioni da grattamento.
Una letteratura abbastanza estesa e variopinta registra in tutte le epoche esempi di infermità simulate specialmente nell’ambiente militare al fine di evitare il servizio obbligatorio. Nel campo dell’autolesionismo le dermopatie simulate hanno sempre rappresentato un problema importante, considerata la relativa frequenza con cui si osservano. Non bisogna dimenticare la relativa semplicità con cui quadri clinici vistosi, appariscenti, vengono indotti e sono facilmente controllati dallo stesso paziente senza rischio, di solito, di gravi danni, e la difficoltà con cui talvolta, viene posta la diagnosi. Le dermopatie simulate sono caratterizzate da varie lesioni (eritemi, porpore, vescicole, bolle, pigmentazioni, ulcerazioni, ascessi, ecc.) riguardo al procedimento impiegato per determinarle. Tuttavia, alcune caratteristiche sono utili per la diagnosi differenziale come la configurazione bizzarra delle manifestazioni, facile accessibilità da parte del soggetto alla cute interessata, improvvisa comparsa delle manifestazioni. I mezzi impiegati per provocare le lesioni sono vari (calore, sole, fuoco, sostanze irritanti, secrezioni biologiche, piante ecc.) A queste vanno aggiunte le fitodermatiti determinate dal contatto con foglie di piante irritanti, erbe, lattici spesso di facile reperimento nell’ambiente (ortiche, latte di fico, ricino ecc.).
La diagnosi non è difficile se si tiene in mente l’habitus psichiatrico del soggetto o l’ambiente lavorativo o l’ambiente carcerario.
Spesso si verificano casi di simulazione vera e di auto-aggravamento allo scopo di ottenere indennizzi economici mediante il ricorso a lesioni traumatiche reiterate quali ferite, ustioni ulcerazioni o mantenimento di lesioni preesistenti.
Le dermopatie simulate costituiscono, quindi, affezioni da non trascurare per l’impegno medico-legale che possono configurare e per la serietà dei disturbi psichici che possono essere la causa.

Dr Ennio Sacco
Medico-Chirurgo

di Dott. Ennio Sacco - Medico-Chirurgo

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