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I tatuaggi sulla pelle e la loro rimozione

I tatuaggi sono sempre esistiti fin dall’età della pietra, ma la loro diffusione e popolarità, al giorno d’oggi, sono in incremento. Negli USA più di 10 milioni di persone hanno almeno un tatuaggio sul corpo, ma a dispetto della citata popolarità, la metà delle persone sottoposte a tatuaggi cosmetici si pentono per vari motivi e vorrebbero rimuoverli. I tentativi di rimozione risalgono alle mummie Egiziane nelle quali sono state riscontrate parziali elisioni dei tatuaggi con metodi sconosciuti (forse polvere di marmo o di pomice). Fortunatamente, oggi i tatuaggi non più desiderati possono essere eliminati, anche se non in maniera definitiva, per mezzo di laser che, a seconda la composizione del colore, hanno caratteristiche differenti per agire sui vari colori. In assenza di sequele cicatriziali o alterazioni pigmentarie osservate precedentemente con la dermoabrasione, si utilizzano la escissione chirurgica e la criochirurgia. Sebbene il meccanismo di azione del laser sul tatuaggio non sia stato completamente compreso, s’ipotizza che l’eliminazione dell’inchiostro sia agevolata dal drenaggio, tramite i linfatici, delle particelle che sono rilasciate durante l’impatto laser. C’è da osservare che la risposta al trattamento laser non è uniforme a causa dell’infinità di colori adoperati e delle varie composizioni dei pigmenti adoperati. Per selezionare un ottimo risultato è fondamentale determinare il tipo di tatuaggio presente con un’attenta considerazione alla composizione del pigmento usato. Inoltre, un problema non indifferente si presenta con i tatuaggi contenenti ferro o altri metalli nel loro pigmento. Infatti, la Rmn (Risonanza Magnetica Nucleare) che è un’indagine richiesta a scopo diagnostico per svariati motivi talvolta urgenti, è una controindicazione assoluta alla sua esecuzione nei pazienti tatuati con questo metodo. Infatti, il suo uso può provocare l’interferenza delle radiazioni elettromagnetiche con i metalli racchiusi nel tatuaggio. Nell’ambito dei tatuaggi, si distinguono quelli professionali che sono applicati da artisti della professione con l’aiuto di una particolare pistola, utilizzando vari pigmenti, quelli amatoriali che solitamente sono applicati da un amico o amatore che usa un ago e utilizza pigmento di carbone o inchiostro d’India, quelli cosmetici che sono usati solitamente da estetisti per labbra, palpebre e sopracciglia ed infine quelli traumatici. Questi ultimi sono realizzati attraverso la penetrazione meccanica nella pelle di particelle di corpi estranei, come metallo, carbone, vetro ecc. In questo caso, una combinazione di abrasione della pelle e conseguente impregnazione di particelle pigmentate può essere il risultato di evento traumatico da incidente stradale. Una menzione a parte va fatta per i tatuaggi adottati da personale medico per delimitare i confini di un trattamento radioattivo o l’applicazione di un catetere o di un dispositivo medico. Giacché ogni tatuaggio è unico per caratteristiche di estensione e per materiale adoperato, la sua rimozione deve essere adattata al singolo individuo tenendo conto che il risultato definitivo della procedura può non essere del tutto soddisfacente. Come si è già detto in precedenza, occorrono vari tipi di laser per rimuovere adeguatamente i differenti colori contenuti nei tatuaggi professionali e, tenuto conto dell’elevato costo di queste apparecchiature non tutti gli studi privati dei dermatologi o chirurghi estetici sono adeguatamente attrezzati. I tatuaggi cosmetici che adesso sono di moda, devono essere approcciati con cautela e da personale esperto a causa della presenza di ferro o di pigmenti contenenti ossido di titanio per le considerazioni precedentemente esposte sulla eventualità di una indagine RMN necessaria o in urgenza. Ulteriori ricerche sono necessarie, inoltre, per ottimizzare la tecnologia laser e i parametri di trattamento in maniera che poche sessioni siano necessarie per eliminare il tatuaggio, risparmiando tempo e denaro. Poi, sono indispensabili studi per comprendere meglio le ovvie reazioni chimiche che avvengono con l’impatto laser sui vari pigmenti in maniera da eradicare anche quelli contenenti ferro e titanio.
Dott.Ennio Sacco
Medico-Chirurgo

di Dott. Ennio Sacco - Medico-Chirurgo

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