influenza

Dal Ministero della Salute importanti indicazioni per affrontare la stagione influenzale

L’influenza è una malattia che ricorre in ogni stagione invernale, può avere un andamento imprevedibile e, ogni anno, impegna importanti risorse del nostro Sistema sanitario Nazionale (Ssn). Le epidemie influenzali annuali sono associate ad un’elevata morbosità e mortalità. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (Ecdc) stima che circa 40.000 persone ogni anno, in media, muoiano prematuramente a causa dell’influenza nell’UE. Il 90% dei casi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. In Italia, l’andamento stagionale delle sindromi simil influenzali è rilevato attraverso la rete di medici sentinella, Influnet. I dati forniti dal sistema di rilevazione, attivo dal 1999, hanno permesso di stimare che le ILI interessano ogni anno una percentuale compresa tra il 4 ed il 12% della popolazione italiana, a seconda delle caratteristiche del virus influenzale circolante. A questo proposito, si ricorda che anche se i virus dell’influenza aviaria di norma non infettano l’uomo, sono stati descritti casi di sindromi respiratorie severe nell’uomo causate da ceppi aviari altamente patogeni del sottotipo H5N1 e H7N9 in alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia. Sebbene il rischio di diffusione in Europa sia valutato molto basso, la sorveglianza è stata rinforzata in Italia. Così, si vuole ricercare l’eventuale presenza di questi virus in soggetti provenienti dai paesi affetti e con un quadro respiratorio grave o collegati a epidemie di influenza nei polli. La Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2014-2015”, elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione, contiene informazioni sulla sorveglianza epidemiologica e virologica durante la stagione 2013-2014. Inoltre, fornisce raccomandazioni per la prevenzione dell’influenza attraverso misure di igiene e protezione individuale e la vaccinazione. Nel 2013, la stagione influenzale è stata “lieve”, ma non si deve far abbassare la guardia e occorre continuare a organizzarsi nel caso di una prossima stagione influenzale ad alta incidenza. Esistono molti miglioramenti che si possono fare per prevenire la malattia, riducendo al minimo l’impatto sulla salute. A questo proposito, l’offerta attiva della vaccinazione antinfluenzale è indirizzata prioritariamente alle donne che si trovino nel 2° e 3° trimestre di gravidanza e a tutti i soggetti a rischio di complicanze per patologie pregresse o concomitanti. In più, tale offerta è rivolta anche ai soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti e ad alti soggetti a rischio il cui elenco è contenuto nella circolare.
Dott. Girolamo Calsabianca

di Dott. Girolamo Calsabianca

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